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È significativa la parabola spirituale di Nino Salvaneschi, il "cantastorie cieco all'angolo della via" (come amava definirsi) che dal nirvana buddistico si ritrova precipitato violentemente sulla dura terra, come Paolo caduto da cavallo, per scegliere, con coraggio e docilità, di radicarsi profondamente in questa terra e rinascere come un fiore nel deserto, a mostrare a tutti che ancora è possibile donare gioia e colori a questo mondo "accecato" dall'egoismo, dalla falsità e dall'odio. È la risurrezione che solo il Vangelo può dare!